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29 giugno 2015

Politiche e relazioni - DRAFT

Report della discussione del Tavolo 3 - Assemblea SID 2015

PROBLEMA DI RICONOSCIBILITA’ E DI ACCREDITAMENTO
1. Rappresentanze a livello governativo e ministeriale. Nel 2012 è stato chiuso il Consiglio Italiano del Design istituito prima da Rutelli (2003/5) e poi da Bondi (2009) in seno al Ministero delle Attività e dei Beni Culturali. Nel gennaio del 2014 è stata soppressa Fondazione Valore Italia, la fondazione istituita nel 2005 per volontà del sottosegretario Urso emanazione del Ministero dello Sviluppo Economico, unica struttura con fondi destinati alla valorizzazione del Made in Italy. Nell’attuale assetto governativo manca una struttura in cui il “Sistema design italiano” trova un interlocutore. CUN e ANVUR...
Rapporti con gli enti territoriali Redazione di una carta geografica dei rapporti esistenti tra le scuole di design e gli enti del territorio al fine di comprendere la conoscenza del valore e dell’operatività del design in relazione alle necessità locali. Organizzare nelle regioni italiane in cui è presente una scuola di design universitaria, presso gli assessorati con delega Sviluppo Economico, tavoli di confronto sul rapporto tra il design e i valori del made in Italy, come elemento strategico in relazione alle opportunità del territorio, alla determinazione delle linee di sviluppo e di finanziamento e di supporto al consiglio nazionale. (Senato delle Regioni)
2. Istituzioni Europee ed Extraeuropee _ Scientific Boards ecc. Raccordo con le strutture di Ricerca e di Lobby dell’Unione Europea. (European Design Leadership Board, The European Design Innovation Platform, ecc.). Raccordo con altre “Società Scientifiche” europee... (Design Research Society UK; ecc.) Apertura verso il Mediterraneo ......(Bari e Palermo come “avanposti strategici” Rossanna Carullo, Politecnico di Bari)
3. Associazioni Professionali Rapporti con le Associazioni professionali ADI e AIAP; (Piscitelli, Ferrara) Bisogna fare “Cartello” con le associazioni per creare sinergie ed essere più incisivi.
4. Perimetri disciplinari e ruolo etico della disciplinaPrima delle politiche verso l’esterno il Design, in Italia, necessita di una ridefinzione dei confini disciplinari (tavolo T2); Va rimarcata l’unicità, il ruolo strategico ed insostituibile (non surrogabile con altre discipline) del Design.... (Cinzia Ferrara, Palermo);
5. Altri SSDRapporti con altri saperi e altri settori scientifico disciplinari. Cristallo sottolinea la necessità per la comunità scientifica del design di perseguire un “modello politico inclusivo” rispetto alle discipline concorrenti. Gambardella evidenzia la necessità di definire una “posizione del design rispetto ai nuovi prodotti” e per esempio rispetto al fenomeno dei makers e ribadisce l’importanza di un design inteso come “collettore multidisciplinare”. Sull’esigenza di superare le settorializzazioni ritorna anche Lucibello. 6. Redazione di una carta geografica dei rapporti esistenti tra le scuole di design e gli enti del territorio al fine di comprendere la conoscenza del valore e dell’operatività del design in relazione alle necessità locali. Organizzare nelle regioni italiane in cui è presente una scuola di design universitaria, presso gli assessorati con delega Sviluppo Economico, tavoli di confronto sul rapporto tra il design e i valori delmade in Italy, come elemento strategico in relazione alle opportunità del territorio, alla determinazione delle linee di sviluppo e di finanziamento e di supporto al consiglio nazionale. (Senato delle Regioni)

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29 giugno 2015

Politiche e relazioni - DRAFT

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